
Siamo sempre di corsa, impegnati a fare mille cose. Ma fermarsi, anche solo per un momento, è davvero così sbagliato? Viviamo in un mondo che ci spinge a riempire ogni attimo, come se solo l’azione avesse valore. Ma l'armonia non si trova solo nel fare: a volte, rallentare è la chiave per riscoprire equilibrio e serenità.
SUPMindfulness nasce proprio da questa idea: portare più consapevolezza nella vita di tutti i giorni, non solo quando siamo sull’acqua, ma anche nelle piccole scelte quotidiane.
In questo articolo esploro cosa significa davvero vivere SUPMindfulness e come integrare questa filosofia nella nostra routine, un respiro alla volta.
📌 I contenuti di questo articolo:
1️⃣Essere sempre occupati ci fa davvero stare bene? – Riflessione sul nostro rapporto con il fare continuo.
2️⃣ Un mare di stimoli – Come la società e la tecnologia ci spingono a riempire ogni momento.
3️⃣ Fermarsi è davvero un problema? – Il valore della pausa e della consapevolezza.
4️⃣ SUPMindfulness: molto più di un’esperienza sul SUP – Un nuovo modo di vivere anche fuori dall’acqua.
5️⃣ Come integrare SUPMindfulness nella vita quotidiana – Piccoli gesti per più equilibrio e benessere.
Io sto bene, sono sempre preso.” Quante volte mi sono sentito rispondere così quando chiedo a qualcuno come sta. È come se il fare senza sosta sia diventato l’unico modo per sentirsi vivi. Ma è davvero così? O esiste anche un altro modo di sentirsi vivi?
UN MARE DI STIMOLI
Viviamo immersi in un flusso continuo di stimoli (per lo più digitali) che ci spingono sempre a fare qualcosa, anche quando potremmo semplicemente fermarci.
Prendersi tempo per fermarsi sembra sbagliato, come se non fosse produttivo. E così quando ci concediamo una pausa, spesso ci immergiamo solo in un’altra attività: guardiamo un film, più spesso una serie, scorriamo i social, facciamo qualsiasi cosa pur di tenere la mente occupata da uno stimolo esterno.
Raramente usiamo quel tempo per riflettere su come stiamo, spostando l'attenzione da fuori a dentro.
Anch’io faccio così molte volte. Ma ho capito che riconoscerlo è il primo passo per cambiare. Il tanto ricercato benessere non si trova solo nel fare: si può scoprire anche nel rallentare, nella calma e persino nel fermarsi del tutto.
FERMARSI È UN PROBLEMA?
"Chi si ferma è perduto", hai mai sentito questa frase? Il contesto in cui viviamo ci ha abituato a pensare che fermarsi, se non per dormire, sia quasi sbagliato, ma siamo davvero sicuri che sia corretto?
A volte, è solo fermandoci che iniziamo a riflettere, e magari anche a meditare per essere più consapevoli di noi stessi, di come funzioniamo ponendo le basi per poi sviluppare un atteggiamento meno reattivo da portare nella quotidianità.
Se queste parole ti hanno incuriosito, continua a leggere e scopri come anche tu puoi affrontare le giornate dedicandoti più tempo. Punto UNO. Inizia oggi. Basta un gesto semplice, come prenderti un caffè con calma, assaporandone l’aroma.
Essere nel presente non è qualcosa da imparare: ci siamo già, dobbiamo solo rendercene conto. Ricordandoci che è solo la nostra mente che ci fa continuamente viaggiare fra ricordi del passato e supposizioni sul futuro.
Vivere nel qui e ora è più semplice di quanto pensiamo: siamo già nel presente, ma non siamo allenati a restarci consapevolmente. E se poi l'idea di fermarti nella quotidianità ti spaventa, voglio dirti una cosa, oggi puoi sperimentare un modo diverso di rallentare.

RALLENTIAMO SUL SUP
Un modo semplice e naturale per imparare a rallentare è stare sull'acqua con il SUP.
Il SUP (Stand up paddle) è uno sport che ti aiuta a connetterti con il presente senza sforzo. Quando siamo sull’acqua sulla tavola, ci rendiamo conto che non serve correre, anzi. Il respiro si allinea con il movimento del SUP, i pensieri si placano e sperimentiamo un nuovo tipo di presenza.
Chi ha vissuto SUPMindfulness e ha provato i benefici di stare all’aria aperta, sull’acqua, in silenzio, condividendo una meditazione sulla tavola, lo sa. In quei momenti ha sperimentato un modo diverso per sentirsi bene con se stesso e con il gruppo. Dal 2 marzo 2025 con la prima uscita sui Navigli di Milano riprenderanno le uscite e qui puoi trovare il calendario sempre aggiornato.
Quello che ho scoperto e voglio condividere con te è che questa esperienza può essere anche il tuo primo passo per iniziare uno stile di vita più calmo. Una modalità di vivere che puoi portare avanti anche senza essere sul SUP.
Io e molti altri lo stiamo già facendo (guarda il video qui sotto) e quindi posso dirti che sì, è possibile farlo!
E tu, vuoi provarci con noi?
SCEGLIERE SUPMINDFULNESS COME MODO DI VIVERE...significa scoprire, attraverso il SUP e la meditazione, un modo di vivere più naturale.
✨ Ritrovare l’armonia nella natura, nutrendo corpo e mente con semplicità.
✨ Aprire gli occhi alla bellezza che ci circonda ogni giorno, sia nei paesaggi naturali che nei dettagli nascosti delle città.
✨ Creare un rapporto più sano e consapevole con i social, usandoli di meno e meglio, considerandoli come uno strumento e riconoscendo che NON è tutto lì, anzi!
✨Tenere più spesso in tasca il telefono e magari guardare un tramonto con gli occhi, non solo attraverso la lente di una fotocamera. Tornare a osservare, vivere, ascoltare, senza tuffarsi subito in uno schermo. Le foto più belle? Le scattiamo con gli occhi.
✨ Camminare e riscoprire la musicalità dei suoni che ci circondano: togliere gli auricolari e ascoltare davvero il mondo.
✨ Vivere momenti autentici insieme, pranzare conversando, incontrare persone nuove dal vivo.
✨ Rallentare - ogni tanto - per riscoprire un ritmo più umano, accorgersi di quanto il passo lento possa rigenerare e donare pace.
✨ Osservare che tutto cambia costantemente (in noi e fuori) e che la formula del benessere universale permanente NON esiste ma l’equilibrio va ricercato ogni giorno.
Nel tempo scoprirai che con allenamento e pazienza, la parte più reattiva lascia spazio a una versione più calma, riflessiva e grata, che non cerca più costantemente lo stimolo successivo

SI PUÒ VIVERE SUPMINDFULNESS IN UN MONDO COSÌ (VELOCE)?
Non è sempre facile, ma ogni passo conta. Non serve stravolgere tutto: basta iniziare dai piccoli gesti, come fermarsi un attimo appena svegli, respirare e osservare la nostra stanza.
Poi alzarsi e bere un bicchiere d'acqua provando un senso di gratitudine vedendola uscire dal rubinetto e non darlo per scontato. Piccole cose insomma a cui far caso ogni giorno che possono cambiare la percezione di noi stessi e farci stare anche meglio.
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