Cos’è davvero la mindfulness
La parola mindfulness si sente spesso, ma cosa significa davvero?
Mindfulness è la capacità di essere presenti a ciò che accade, dentro e fuori di noi, momento per momento.
Significa osservare i pensieri, le emozioni e le sensazioni corporee senza giudicarli, senza volerli cambiare,
ma semplicemente accogliendoli così come sono.
Non è “svuotare la mente”.
Non è “pensare positivo”.
Non è cercare la perfezione, né rilassarsi a tutti i costi.
È imparare a stare con quello che c’è, anche quando non è come vorremmo.
La mindfulness ci aiuta a uscire dal pilota automatico in cui spesso viviamo: mangiare distrattamente, lavorare senza accorgerci di respirare, passare da una cosa all’altra senza pause.
Praticare mindfulness è come accendere la luce su ciò che stiamo vivendo, portando attenzione con curiosità e gentilezza.
Questa presenza consapevole si può coltivare.
E più la alleniamo, più impariamo a conoscere noi stessi, a rallentare, a rispondere invece che reagire.

In sintesi la mindfulness
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Significa essere presenti, momento per momento
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Non si tratta di rilassarsi, ma di osservare senza giudicare
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Può essere coltivata ogni giorno, anche nei gesti più semplici
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Ci aiuta a vivere con più consapevolezza, equilibrio e libertà

Miti da sfatare sulla mindfulness
“Devo svuotare la mente”
No, non serve fare il vuoto. La mindfulness non è l’assenza di pensieri, ma la capacità di osservarli senza lasciarsi trascinare.
“Devo rilassarmi per forza”
La calma può arrivare, ma non è l’obiettivo. A volte emergono tensioni o emozioni: va bene così. Stai semplicemente imparando ad ascoltarti.
“È una cosa troppo spirituale”
Le origini sono antiche, ma oggi la mindfulness è una pratica laica e accessibile, utilizzata anche in ambito medico, sportivo, scolastico e aziendale.
“Non ho tempo per queste cose”
La verità è che bastano pochi minuti al giorno. Anche una pausa consapevole può fare la differenza. È un allenamento mentale, non un rituale mistico.